Etna

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L’ Etna è il vulcano più alto d’ Europa, si trova nella Sicilia nord orientale ed è attivo da tempo immemorabile. L’ Etna è attualmente alto circa 3.330 m, si estende su un perimetro di circa 210 km e su una superficie di 1600 km quadrati. Il territorio di Castiglione raggiunge i crateri sommitali, pertanto il comune vanta una significativa superficie sul vulcano, caratterizzata da pineta, sciare laviche, sentieri naturalistici, rifugi di montagna. Una delle vie di accesso al versante  di Etna Nord ricade tra i comuni di Linguaglossa e Castiglione, costituendo  il percorso delle escursioni turistiche.   Durante i periodi di intensa attività eruttiva, la lava può fuoriuscire da centinaia di crateri avventizi che si trovano sui fianchi del vulcano, questi crateri sono raccolti inoltre 260 sistemi eruttivi. In tempi storici la più grande eruzione fu quella che avvenne nel 1669. La colata lavica, distrusse molti paesi e terreni agricoli, seppellendo in parte la stessa città di Catania e raggiungendo il mare.
Fra le eruzioni del novecento ricordiamo quella del 1908, che portò alla formazione di diversi nuovi crateri e quella avvenuta nel 1928 nel corso della quale la lava distrusse, coprendolo, il paese di Mascali. Nel 1971 grossi pericoli corsero i paesi di Milo e Sant’ Alfio da due distinte bocche eruttive sul versante sud e sul versante est fuoriuscirono due colate principali, che causarono gravi danni alle strade e alle colture, minacciando da vicino i due paesi. Nel 1981 fu Randazzo ad essera minacciata; nel 1983, per la prima volta la lava venne deviata in un canale artificiale, utilizzando cariche esplosive. Nel 1992 fu Zafferana a correre grandi pericoli.L’ eruzione del 2001 è storia recentissima.

Il Parco dell’Etna è stato il primo ad essere istituito in Sicilia nel marzo del 1987. Non è un caso. L’Etna infatti non è soltanto il vulcano attivo più alto d’Europa, ma una montagna dove sono presenti colate laviche recenti, in cui ancora non si è insediata alcuna forma di vita, e colate antichissime su cui sono presenti formazioni naturali di Pino laricio, Faggio e Betulla.
Il vulcano presenta, verso oriente, la profonda depressione costituita dalla Valle del Bove: una grande incisione di circa 7 km per 5 km, con pareti alte sono a 1.000 metri che pare abbia tratto origine dal collasso di parti di antichi edifici vulcanici a causa di manifestazioni esplosive. La maggior parte delle colate etnee è costituita da blocchi e frammenti scoriacei con superfici aspre e tormentate (lave aa); in altri casi, più rari, le lave mostrano superfici più regolari spesso arricciate a formare ammassi di corde avvolte e lastroni (lave phaoehoe). In quest’ultimo tipo di colate si sviluppano frequentemente dei sistemi di deflusso lavico racchiusi entro un involucro di lava raffreddata e consolidata, che, nel periodo finale dell’attività delle bocche è estremamente variabile: si va da poche ore fino a diversi mesi e persino ad anni; la lunghezza, la portata e l’ampiezza delle colate dipende essenzialmente dalla durata e dalla portata dell’eruzione, ma anche da altri fattori legati alla morfologia del suolo su cui esse scorrono.
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