Castiglione di Sicilia

Il nome

Risale al 1092 la prima denominazione di Castrileonis, in un documento di Ruggero I. Il toponimo significa “castello grande”: il suffisso accrescitivo aggiunto al latino medievale castellum indica regalità, come appare anche nello stemma comunale, che comprende un castello e due leoni accovacciati. Dal 1151 al 1236 il luogo figura nei diplomi come Castellio.

La storia

403 a. C., secondo gli storici locali, sarebbero stati gli esuli di Naxos a fondare il luogo, risalendo il fiume Alcantara dopo la sconfitta subita per opera di Dionisio di Siracusa.
535, i greci bizantini occupano la Sicilia: tra le testimonianze del loro insediamento vi sono i tempietti rustici, detti cube, di cui a Castiglione c’è il più importante esempio dell’intera isola.
1233, re Federico II di Svevia concede a Castiglione di chiamarsi Civitas Animosa, rinnovandole il privilegio di battere moneta.
1301, Federico di Aragona, re di Sicilia, toglie il feudo a Ruggero di Lauria, ammiraglio al servizio dei sovrani aragonesi, che nella guerra dei Vespri, iniziata nel 1282, aveva contribuito a cacciare gli angioini dall’isola; Ruggero cade in disgrazia per l’appoggio dato a Giacomo di Aragona, erede al trono di Spagna, in conflitto con il legittimo erede del regno di Sicilia, Federico III, che occupa Castiglione dopo alcuni mesi d’assedio.
1373, Castiglione è concessa in baronia a Pirrone Gioeni.
1517, Castiglione diventa marchesato, sempre come dominio della famiglia Gioeni.
1602, Tommaso Gioeni è nominato dal re di Spagna Filippo III principe di Castiglione; il paese si riscatta in parte dal sistema feudale nel 1612, riacquistando alcune libertà civiche e il diritto di esercitare la giurisdizione civile e penale.
1636, è costituito il Peculio, vale a dire un patrimonio comunale che consente di acquistare ingenti quantità di frumento da rivendere ai cittadini a prezzo politico in caso di carestia.
1943, il 12 agosto si compie l’eccidio nazista: 16 le vittime.

 

Trekking fluviale, escursioni alle gole dell’Alcantara e sull’Etna.

Per informazioni: Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara, via Nazionale 5, Motta Camastra, tel. 0942 985174, www.terralcantara.it.

Per il Parco dell’Etna (www.parcoetna.it), un treno della Ferrovia Circumetnea (www.circumetnea.it) lambisce l’anello inferiore del parco toccando tutti i Comuni, tra cui Castiglione, dai quali è possibile accedere all’area protetta tramite mulattiere, sentieri o strade asfaltate.

Il borgo si trova a oltre 600 metri d’altitudine, ma il territorio comunale comprende altezze molto diverse, che vanno dai 60 metri del punto più basso, a pochi km da Giardini-Naxos, ai 3348 del punto più alto, coincidente con la vetta del cratere nord-est dell’Etna. Di conseguenza, c’è una varietà di paesaggi che comprende l’imponente mole del vulcano con il suo clima alpino presso le cime; i boschi intorno alle sue basse falde; gli aranceti, i vigneti e i noccioleti a valle; le brulle lave e le gole dell’Alcantara. Nel comune di Castiglione ricade la maggior parte del Parco regionale fluviale dell’Alcantara, uno dei più importanti fiumi siciliani, che deriva il suo nome dall’arabo al-Quantarah, “il ponte”, a indicare il ponte romano in pietra lavica nei pressi di Calatabiano, ammirato dai conquistatori arabi. Il letto del fiume è costituito da un sostrato roccioso di natura lavica, frutto di eventi sismici o di eruzioni vulcaniche che incanalarono magma fluido, da cui derivano gli attuali colonnati basaltici. Le profonde voragini note come le “gole dell’Alcantara” sono dunque blocchi di basalto scavati dall’acqua, somiglianti a un canyon. Le colate laviche uscite dalla bocca dei vulcani un milione d’anni fa, le creste dentellate che formano le pareti rocciose a forte pendenza e le acque freddissime del fiume, hanno contribuito alla fama di queste gole alte fino a 50 metri.